L’inclusione sociale non può essere solo un obiettivo sulla carta, e Cerreto Sannita rischia di dimostrarlo nel modo peggiore. Al centro della polemica vi è un progetto, apparentemente lodevole, finanziato con 30 mila euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 – Inclusione e Coesione. Obiettivo della misura: creare parchi e percorsi attrezzati per favorire l’integrazione sociale, con un occhio di riguardo per le persone svantaggiate. Eppure, il Gruppo Spontaneo Cittadini per Cerreto Sannita, composto da Francesco Baldino, Paolo Guarino, Tommaso Fappiano e Vincenzo Gagliardi, accende i riflettori su una situazione che rischia di trasformare un’opportunità in un fallimento.
Secondo il gruppo, gli attrezzi sportivi, installati dall’amministrazione comunale del sindaco Giovanni Parente nei pressi del Palazzetto dello Sport in via Dodici Angeli, non rispetterebbero i requisiti di accessibilità previsti dal bando.
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