Benevento, fiducia Inzaghi: “Dimostreremo chi siamo, Barba ottimo colpo”

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Tono controllato e concetti chiari. Insomma, il solito Inzaghi che, nella conferenza stampa di presentazione della sfida di Cittadella, mostra ovvia soddisfazione per il passato, ma al tempo stesso resta ancorato al presente. Un po’ perché l’attitudine non si violenta, un altro po’ perché il tecnico considera ancora lunga la strada che porta alla promozione in Serie A. L’invito che fa in questo senso è abbastanza chiaro e coinvolge tutti: «Nel girone d’andata abbiamo fatto qualcosa di irripetibile, ma ora dobbiamo tornare con i piedi per terra, perché la seconda parte del campionato sarà ricca di insidie». Difficile dargli torto, soprattutto alla luce di quanto accaduto domenica sera nella sfida con il Pisa: «Ma quella è una partita che meritavamo di vincere – precisa il driver giallorosso – perché nel secondo tempo abbiamo fatto almeno venti tiri in porta. Nel calcio non sempre si ottiene ciò che si merita, ma la prestazione c’è stata ed è questo che mi conforta, anche perché vedo la squadra in salute». Proprio dalla ripresa con il Pisa vuole ricominciare: «A Cittadella voglio vedere lo stesso atteggiamento dei secondi 45 minuti. Affrontiamo una squadra che merita tutto il nostro rispetto e che ormai non è più una sorpresa. Anzi, la sorpresa sono i tanti punti di vantaggio che abbiamo: non me lo sarei aspettato. Sarà comunque un bel banco di prova, una delle partite più complicate che ci attendono. Ma, d’ora in avanti, gare scontate non ce ne saranno, quindi dovremmo tirar fuori il massimo in ogni circostanza. Andare a Cittadella pensando di poter giocare sotto ritmo, significherebbe perdere sicuramente. La mia squadra però sa bene cosa deve fare». Di formazione inutile parlarne: con la rifinitura ancora da svolgere, Inzaghi preferisce non anticipare nulla, come di consueto: «I dubbi sono i soliti. Purtroppo Tuia e Tello non ci saranno: sembra meno grave l’infortunio del primo, ma la prossima settimana entrambi si sottoporanno ad altri accertamenti per avere un’idea più precisa. Abbiamo comunque una rosa importante che ci permette di sopperire a ogni assenza». Con il forfait di Tuia, appare scontato il rientro dal primo minuto di Massimo Volta che non gioca un match dall’inizio addirittura dallo scorso 21 settembre: «E’ un giocatore forte, che dà ampie garanzie: sono sereno». Ma ci sarà anche una pedina in più per la difesa: Federico Barba che ieri ha svolto il primo allenamento e che dovrebbe essere convocato per Cittadella, trasnfert permettendo: «Ringrazio la società che ci ha portato un giocatore giovane e forte come Barba che può giocare come difensore centrale destro o sinistro e anche come terzino. Avevo chiesto profili come il suo, ragazzi giovani in grado di darci una mano nell’immediato e nel futuro: il presidente e il direttore mi hanno accontentato. Con il suo arrivo completiamo la rosa». E potrebbe essere disponibile già per domani: «Sta bene e si è sempre allenato. Se non si fosse conclusa questa operazione, avrebbe giocato da titolare in Coppa di Spagna. E’ un ragazzo sveglio, verrà con noi e potrà darci una mano». Barba è il secondo acquisto dopo quello di Moncini che ha già debuttato in giallorosso e che domani si appresta ad affrontare la prima sfida da ex, contro il suo Cittadella: «Il suo inserimento sarà graduale, ma sul suo impiego molto dipenderà da che tipo di partita andremo a fare». Moncini è stato anche il protagonista involontario di un piccolo incidente diplomatico. Tutto è nato dalle dichiarazioni del procuratore di Massimo Coda, Beppe Galli, che di fatto ha messo in discussione l’investimento fatto dalla società giallorossa per l’acquisto dell’attaccante di Pistoia. Un’uscita fuori luogo che ha costretto il bomber di Cava a prendere le distanze dal proprio procuratore. Inzaghi liquida la faccenda con poche parole: «Credo che Massimo abbia dato la miglior risposta possibile. La convivenza con Moncini? Possono giocare insieme, ma con entrambi in campo dovremmo cambiare modulo».

Per un errore, l’articolo non è stato pubblicato nell’edizione odierna de Il Sannio Quotidiano. Scusandoci con i lettori, proponiamo qui la versione integrale