“Siamo una famiglia, forse imperfetta, una famiglia che meriterebbe più risorse, ma siamo uniti e non dimentichiamo chi si è sacrificato per il dovere. L’agente Michele Gaglione rappresenta il modello di un cittadino esemplare, un eroe caduto per il dovere: un modello, un cittadino esemplare come chi lavora qui in questa casa circondariale che da oggi porta il suo nome, qui dove lavorano persone che fanno ogni giorno il loro dovere, con grandi sacrifici”.
Sono le riflessioni del direttore della Casa circondariale di Benevento Gianfranco Marcello, declinate tra la storia di un eroe della legalità, una vittima innocente della criminalità organizzata – l’agente Michele Gaglione, in servizio presso il carcere di Secondigliano, freddato da killer di camorra mentre stava per rincasare – e le difficoltà odierne del carcere di Benevento, in cui chi vi lavora è chiamato a grandi sacrifici, causa le condizioni di sovraffollamento numerico detenuti.

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