Se il raccordo spontaneo “Riscatto agricolo” ha fin qui chiuso le porte alle sigle del mondo agricolo, protestando con marce trattori con il solo simbolo del Tricolore (rivendicando come ragioni della protesta “l’insostenibilità del quadro economico per le aziende, tra costi e quotazioni dei prodotti agricoli” e nel contempo criticando in modo forte la Commissione UE per le scelte sulla transizione ecologica nel comparto primario con prospettive “quali terreni a riposo, allevamenti chiusi” e il via libera “a carne sintetica e farina insetti”), ieri Cia Campania, a differenza delle altre sigle tradizionali e consolidate del mondo agricolo, è uscita dal silenzio, e in una conferenza stampa a Napoli ha in senso lato “proposto” la sua “piattaforma” rispetto la situazione dell’agricoltura italiana ed europea avviando nei fatti un dialogo ed esprimendo se non vicinanza, quanto meno una parziale convergenza vedute con chi protesta.
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