Adolfo Gaich nasce in Argentina, a Bengolea, un paese a
pochi chilometri da Cordoba il 26 febbraio del 1999.
Le sue origini sono tedesche e questo è facilmente intuibile dai suoi tratti somatici:
biondo, occhi azzurri, mascella dura. Il suo fisico ha ben poco a che fare con
i tratti sudamericani.
E’ alto un metro e 90 ed ha un fisico decisamente scultoreo con spalle ampie e braccia
enormi.
Un vero e proprio gigante in mezzo al campo capace di incute terrore. Proprio
per questo gli sono stati attribuiti soprannomi brutali come “El Genocida del
Gol”, il “Fuhrer”, ovviamente in maniera assolutamente ironica cercando di
smorzare questo suo aspetto cupo. C’è da dire, però, che il ragazzo ha sempre
preso le distanze da questi preferendo gli altri ai quali è stato accostato
come “Tanque”, “Gringo”, o “Il dromedario del gol”. L’ultimo, in particolare, è
un soprannome che si è guadagnato grazia alla sua velocità non scontata: quando
corre in campo aperto somiglia ad un grosso mammifero.
Esperienze
Nato e cresciuto in Argentina, le sue esperienze sportive
hanno inizio qua. Il giovane talento, infatti, ha preso parte a quasi tutte le
selezioni giovanili argentine nelle quali, però, era circondato da centrocampisti
piccoli e minuti ma anche esterni offensivi che sfiguravano accanto alla sua
possanza.
E’ partecipando ai Mondiali Under 20 che si è guadagnato una certa notorietà
attirando gli occhi su di sé grazie alle 9 reti messe a segno in 18 presenze.
Ed è proprio in seguito a questi Mondiali di categoria ed alla successiva
stagione nel San Lorenzo che viene notato dal CSKA Mosca dove si trasferisce
con numerose aspettative tant’è che era stato notato anche dalle nostre
italiane, soprattutto da Milan ed Inter.
Purtroppo, però, una volta arrivato in Russia non ha quasi mai giocato: tra
campionato ed Europa League è partito titolare appena tre volte. Per lui solo
qualche ingresso in campo a partita già compromessa.
La sua esperienza al CSKA si è conclusa con appena una rete messa a segno in
Europa League nella sfida contro il Wolfsberger.
L’arrivo a Benevento
Molti sono pronti a scommettere su di lui proprio come si
farebbe in un casino online. Il
primo tra tutti è proprio il tecnico delle Streghe, Filippo Inzaghi, il quale
ha sostenuto fin dall’inizio il suo arrivo giudicandolo come un ragazzo di
struttura, diverso dagli attaccanti che sono già presenti nella rosa del
Benevento.
Purtroppo, però, non può essere schierato subito in campo dal momento che
arriva da un periodo di inattività ed ha bisogno di allenarsi. Entro un paio di
settimane, però, potrebbe già scendere in campo a sostegno della propria
squadra.
Come dicevamo, c’è grande fiducia in questo giovane ragazzo ed a dimostrarlo
c’è anche la sua modalità d’acquisto. Infatti, l’attaccante è stato preso in
prestito dal CSKA per un anno e mezzo ma. All’interno del contratto è prevista un’opzione
d’acquisto fissata a 11 milioni di euro. Si tratterebbe di uno dei
trasferimenti più costosi della finestra invernale di calciomercato in Serie A.
Gaich ripagherà questa fiducia aggiungendo fisicità in area
di rigore, una caratteristica che manca al Benevento. Una fisicità che sarà
importante anche per aiutare il la squadra a risalire il campo.
La sua altezza, poi, sarà fondamentale nel gioco aereo.