La Cassazione ha decretato il fallimento dell’ormai ex Amts. L’azienda del trasporto pubblico urbano è di fatto cadavere già da un pezzo e i bus sono da due anni in città gestiti da un player privato: Trotta bus. La Corte d’Appello però aveva negato che l’azienda fosse giocoforza destinata al crac e dunque fallita. Ma la Suprema Corte ha ribaltato il giudizio di secondo grado. La prima sezione civile della Suprema corte presieduta da Massimo Ferro ha cassato la sentenza di II grado che aveva revocato il fallimento sulla scorta della convinzione che il Piano di rientro predisposto, all’epoca della Giunta Pepe, fosse fattibile e vantaggioso per i creditori.
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