Il dibattito sulla realizzazione della Galleria capace di attraversare il Matese e mettere in collegamento il versante tirrenico e adriatico riprende con insistenza e inizia a coinvolgere anche quegli ambienti sociali, politici e culturali che hanno portato avanti la battaglia per l’istituzione del Parco nazionale. La realizzazione del traforo potrebbe rivelarsi decisiva per l’interscambio culturale, la valorizzazione delle emergenze paleontologiche come quelle di Cusano Mutri, Pietraroja e Isernia, o ancora per la capacità attrattiva di centri ricchi di storia come Alife, Altilia di Sepino o Pietrabbondante. Dopo l’appello riportato sabato scorso a riprendere un progetto per portare avanti l’idea del traforo, c’è chi invece propone un’alternativa rispetto a opere già esistenti.
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