La Confcommercio si dichiara preoccupata per l’ennesima campagna animalista pasquale che stigmatizza il consumo di agnello. “Già il consumo di carne ovina si annuncia in leggero calo – spiegano dalla Fida, la Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione di Confcommercio – perché la Pasqua è piuttosto avanti e le temperature più alte comporteranno, probabilmente, una diminuzione di consumo di questo alimento. Il che vuol dire prezzi un po’ più bassi e minori ricavi”.
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