In fatto di esperienza amministrativa, nel lotto di candidati, Nicola Boccalone probabilmente non teme rivali. Patrimonio che non intende disperdere, non a caso precisa che le regionali sono per lui solo il primo tempo di una partita più lunga.
Se non interpretiamo male, in caso di mancata elezione, potremmo rivederlo in pista tra un anno e mezzo: queste settimane di campagna elettorale lo hanno convinto che, in caso di risultato positivo, la corsa a sindaco lo potrà vedere tra i protagonisti.
Lei è conosciuto soprattutto come tecnico. Perché un tecnico decide di rituffarsi in politica?
“La decisione di tornare in campo nasce da motivazioni profonde, che intrecciano dimensioni personali e politiche. Sul versante personale, c’è un legame viscerale con questa città e con una comunità dall’identità territoriale marcata, che mi ha permesso di vivere esperienze formative straordinarie, sia sul piano umano che istituzionale. Il mio percorso è iniziato nel dicembre 1993, durante le due amministrazioni Viespoli, protrattesi fino al gennaio 2001.
Come Assessore e Vice sindaco, ho affrontato una fase critica: la città si trovava in dissesto finanziario, con un buco di circa 300 miliardi delle vecchie lire. Dal 2001 al 2006 ho ricoperto il ruolo di Direttore Generale del Comune, sotto la guida del sindaco D’Alessandro. Quella stagione si è conclusa con risultati tangibili: il superamento del dissesto e la realizzazione di opere pubbliche per circa 120 milioni di euro, che hanno ridisegnato il volto della città in modo ancora oggi evidente. Superare un dissesto di 300 miliardi e contemporaneamente investire 110 milioni in infrastrutture ha rappresentato la dimostrazione concreta che passione, competenza e visione strategica possono generare trasformazioni durature anche nelle situazioni più difficili. Tra il 2006 e il 2011 sono stato consigliere comunale di opposizione nelle file di Alleanza Nazionale.
Sul piano della crescita professionale, sono state decisive le esperienze come direttore generale dell’Ospedale Rummo e alla guida di IrpiniAmbiente, nel settore della gestione integrata dei rifiuti. Incarichi che hanno ampliato le mie competenze in ambiti diversi e complementari. Tutto questo percorso si è sviluppato all’interno di un centrodestra dialogante e inclusivo, capace di governare lasciando testimonianze ancora vive e concrete. Sul versante politico, rimane intatto il senso di appartenenza a una comunità che il tempo non ha eroso”.




