La scuola dimenticata. Da quasi 7 anni il Rione Libertà, il quartiere più popoloso della città, è privo di due scuole. La denuncia è del capogruppo del Misto Francesco Farese. Che ricorda: “La Bosco Lucarelli, pur essendo beneficiaria di un finanziamento dal marzo 2020, ancora non vede la luce. Centinaia di bambini del Rione Libertà sono costretti da anni a frequentare scuole medie in altri quartieri, con tutto il carico di problematiche e disagi anche per le famiglie. Con la chiusura del plesso di via Gioberti del 2019 il quartiere più popoloso della città è, infatti, privo di una scuola secondaria di primo grado”.
Ad oggi, a distanza di anni, si vede solo lo scheletro della struttura preesistente mentre la scadenza perentoria del Pnrr per l’ultimazione dei lavori incombe e le preoccupazioni crescono, rimarca il consigliere.
Si è tanto discusso delle problematiche della scuola Torre, degli errori progettuali e dei ritardi, ma sul tavolo dell’Amministrazione in modo prioritario dovrebbe esserci anche la questione della Bosco Lucarelli.
“Chiederemo per questo chiarimenti nelle sedi opportune e l’attivazione di ogni azione utile per l’ultimazione dell’opera in tempi celeri”. Non è finita. Gli abitanti del Rione Libertà da quasi 7 anni devono subire poi anche la chiusura del plesso Silvio Pellico di via Minghetti.
“L’edificio versa attualmente in una condizione di abbandono. Per questo plesso siamo ancora solo alle buone intenzioni da parte dell’Amministrazione Mastella. Oltre ad un progetto di demolizione e ricostruzione non si vede, ad oggi, alcun passo in avanti per la risoluzione e per interventi per la riapertura della scuola in tempi rapidi. La presenza di scuole in un quartiere è fondamentale per l’educazione ma anche per l’inclusione sociale, per l’uguaglianza di opportunità, per la crescita delle nuove generazioni. La scuola è il primo attore istituzionale che interagisce con la comunità locale. In un’area urbana con maggiori difficoltà socio-economiche la scuola diventa poi non solo presidio educativo ma anche delle istituzioni, un centro di aggregazione e la garanzia di servizi”.
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