Ideato e progettato da Sandro D’Alessandro, appaltato da Fausto Pepe, messo in condizione di essere usufruito da Clemente Mastella: il Parco De Mita, che ha attraversato l’era di tre sindaci, in questi giorni si è trasformato nel parco delle polemiche.
Un ping pong tra autoesaltazioni inappropriate ed esagerate, così come lo sono pure alcune critiche durissime e fuori posto, probabilmente innescate dalla ingiustificata ed eccessiva rivendicazione di meriti. Se proprio volessimo avventurarci in questo giochino, in cima alla graduatoria troveremmo senza alcun dubbio l’attuale assessore ai lavori pubblici, perché Mario Pasquariello c’era già 23 anni fa, quando l’amministrazione di centrodestra immaginò la realizzazione di un parco verde nell’ambito del Programma integrato urbano PIU Europa, e c’è ancora oggi. L’importo complessivo dell’appalto fu pari a 1.300.000 euro (compreso il totale degli oneri per la sicurezza), come ricorda la Gazzetta Ufficiale numero 52 del 6 maggio 2015 (amministrazione Pepe e bando di gara dell’allora dirigente ai lavori pubblici Isidoro Fucci).
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