Nino Lombardi a tutto campo. La crisi alla Provincia, il suo immobilismo di queste due settimane solo presunto, rintuzza l’addebito di voler essere l’uomo solo al comando ma, soprattutto, oggi diramerà le convocazioni dei dieci consiglieri per giovedì.
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Presidente, dopo il confronto in Consiglio Provinciale del 31 dicembre che ha certificato la fine della maggioranza a trazione mastelliana, lei non ha tratto alcuna conclusione di carattere politico ed è stato fermo nel non voler prendere atto della realtà.
“Non è così: anche se la maggioranza degli osservatori e dei soggetti politici ha fatto finta di non rendersene conto, l’inopinato voto contrario per i Programmi operativi per il triennio 2025/2027 dell’Azienda Speciale ASEA ha determinato il rischio di una interruzione di pubblico servizio per la gestione dei controlli e della sorveglianza sulla Diga di Campolattaro, cioè su un impianto che ha la capacità di raccogliere circa 100 milioni di metri cubi d’acqua dal fiume Tammaro e che è interessato da un gigantesco programma di investimenti da 750 milioni di euro, il più imponente in tutto il Mezzogiorno. Possiamo mai rinunciare ad un programma di potabilizzazione delle acque per gli usi civili e irrigui, abbandonando a se stessa una struttura, vittima di un scontro politico?”.
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