“…la zona che va dal Duomo alla Madonna delle Grazie è quasi tutta rasa al suolo…”, così scriveva il bibliotecario della Curia, mons. Salvatore De Lucia, nel suo diario personale il giorno 12 settembre 1943.
Sono trascorsi ottantuno anni dal furore bellico delle incursioni aeree anglo-americane del lontano 1943, una data nefasta per aver messo in ginocchio il cuore pulsante della città di Benevento dal 20 agosto al 1° ottobre, sacrificando circa duemila anime innocenti (la conta dei morti fu fatta dagli alleati).
Tra loro bambini e ragazzi, come Tonina Ferrelli, di cui una strada cittadina porta il nome (a perdere la vita sarà anche un mio bisnonno, Giuseppe Chiusolo sessantaquattro anni, ucciso da una bomba aerea mentre lavorava il suo orto in via Tiengo, di contro si salvò per miracolo mia nonna Elena, che riparò sotto al letto vedendo la sua casa andare in rovina).
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