Ci sarebbe stato un momento in cui il funzionario archeologo della SABAP per le province di Caserta e Benevento, Simone Foresta, si sarebbe talmente spazientito da essere tentato di disporre il rientro dei reperti nel deposito della Soprintendenza al viale Atlantici. Le operazioni di sistemazione delle preesistenze archeologiche all’interno del Lapidarium si rivelavano più complesse del previsto. Questo, a causa dell’impossibilità di collocarle a dovere, con la necessaria sicurezza in quanto alcuni piedistalli non risultavano perfettamente adatti ad ospitare i reperti con la necessaria sicurezza in fatto di stabilità.
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