Emozionare i clienti con le luci: l’illuminazione decorativa professionale per eventi gastronomici

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Ogni location che ospita un evento, dalla più semplice alla più elegante, può essere notevolmente valorizzata attraverso l’illuminazione giusta, capace di indirizzare e catturare l’attenzione dei partecipanti. Questo principio vale anche per gli eventi enogastronomici, in cui un’illuminazione d’effetto non è solo esteticamente gradevole, ma diventa anche uno straordinario mezzo di comunicazione.

Se pianificata correttamente, infatti, l’illuminazione può segnalare ai partecipanti i punti focali dell’evento, guidandoli verso le aree specifiche come gli stand, i tavoli, e/o le presentazioni culinarie. Inoltre, con una suggestiva illuminazione da esterno, come ad esempio un cielo stellato LED Luminalpark, è possibile stupire piacevolmente i partecipanti all’evento.

Come scegliere le luci giuste?

Prima di scegliere le luci giuste per illuminare un evento gastronomico, è necessario tenere conto di diversi fattori, poiché la location dell’evento influenza la scelta del tipo e della grandezza dei punti luce, così come il loro numero, il posizionamento e la potenza necessaria.

Per prima cosa, bisogna determinare se la location è già illuminata oppure è buia, poiché questo influenzerà il tipo e la quantità di illuminazione necessaria. Successivamente, è importante identificare le aree disponibili per posizionare i punti luce, valutando quali sono quelle più strategiche per creare l’effetto desiderato. Bisogna considerare anche se l’evento si svolgerà al chiuso o all’aperto (oppure in location di entrambi i tipi) poiché ogni contesto richiede soluzioni di illuminazione diverse.

Un altro fattore cruciale è l’orario dell’evento, ovvero se si svolgerà di giorno o di sera, poiché la luce naturale o la sua assenza avranno un impatto significativo sulla necessità di illuminazione artificiale. Infine, non bisogna dimenticare il tipo di illuminazione necessaria. È possibile distinguere, infatti, tra due categorie principali: l’illuminazione decorativa e quella funzionale.

Nel primo caso, la luce serve a ornare e valorizzare la location, con l’obiettivo di creare un ambiente di grande impatto visivo. La seconda tipologia è un’illuminazione più tecnica, il cui scopo principale è garantire che gli invitati possano interagire tra loro in modo confortevole e sicuro, vedendo chiaramente gli spazi e i punti di interesse che li circondano. L’ideale sarebbe creare un connubio tra le due.

Il cielo stellato

Se si ha intenzione di stupire tutti coloro che sono stati invitati all’evento gastronomico, una buona idea può essere creare un vero e proprio cielo stellato.

Per non commettere errori, però, è necessario procedere per step. La prima cosa da prendere in considerazione sono le misure. È fondamentale conoscere la lunghezza e la larghezza del cielo da realizzare. Ovviamente la difficoltà nel realizzare la costruzione è direttamente proporzionale alla sua grandezza. In altre parole, tanto più è grande la struttura, tanto più sarà difficile realizzarla.

Per quanto concerne l’altezza, un tetto di luci molto in alto può essere realizzato con meno LED, ciò perché la percezione a occhio nudo della densità di luci varia a seconda della distanza tra chi guarda il cielo e il cielo stesso.

L’uso delle luci LED per creare un cielo stellato perfetto

Se si ha intenzione di creare un cielo semplicemente perfetto, è importante acquistare luci per cielo stellato a LED professionali. Queste, infatti, sono famose per la loro modularità, prolungabilità e per il vasto assortimento di accessori che normalmente le caratterizzano.

È importante scegliere luci di questo tipo, senza il cavo in gomma, perché sono resistenti alle basse temperature, polvere, pioggia, sole intenso e a tutte le intemperie in generale. Un’ottima soluzione a bassa tensione è data dalle catene di luci 24 V a led con cavo trasparente oppure nero.

A questo punto però potrebbe sorgere spontanea la domanda: quante luci per cielo stellato servono per creare questo effetto? Chiaramente non è possibile dare una risposta universalmente valida, tutto dipende dalle dimensioni del cielo che si vuol creare.

Come anticipato, però, sulla risposta incide anche l’altezza del soffitto, visto che maggiore è la stessa e minore dovrà essere la distanza tra le catene. Seguendo questo principio, dunque, per un tetto di luci alto circa sei o sette metri da terra, è possibile lasciare tra i LED uno spazio di circa 40 o 50 centimetri, mentre per un tetto più basso, ad esempio dai 2 metri e mezzo ai 4 metri di altezza, è opportuno ridurre questo spazio a massimo 20 o 30 centimetri (il che chiaramente impone di acquistare più serie di luci).