Denunciò minacce e finì sotto scorta, ma per i pm era tutto falso: le accuse per Rosita Galdiero

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Un proiettile inesploso in una busta nella bacheca sindacale e una lettera minatoria pervenuta nella sua abitazione: episodi che in realtà sarebbero stati ‘simulazioni di minacce insussistenti’, secondo quanto contestato dalla Procura di Roma a Rosita Galdiero, dirigente nazionale Fiom Cgil, già segretaria provinciale del Cgil. I fatti risalgono al 2022, quando si riversò un’ondata emotiva di solidarietà nei suoi confronti e viste le minacce, gli organi competenti optarono anche per l’assegnazione della scorta.

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