Il proporzionale torna di moda. Anche nel Partito democratico il segretario nazionale Letta ha aperto ad una modifica che rompa il rigido schema bipolare: sbarramento alto (attorno al cinque per cento), alternanza di genere, preferenze sono ciò di cui si ragiona. Una riforma proporzionale della legge elettorale piacerebbe ai Cinque Stelle che così potrebbero lavorare sui temi di bandiera tentando il recupero di quell’elettorato anti-sistema che mai ha digerito fino in fondo il legame strutturale con il Pd. Nel centrodestra però solo pezzi, per il momento marginali, di Forza Italia e Lega aprono a modifiche proporzionaliste. In autunno, su questo versante, la vera resa dei conti.

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