Insulti omofobi e lancio di mozzarelle ad un giovane: l’episodio in via Nicola Sala

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“C’è sempre una prima volta: e stasera posso dire, forse, di aver vissuto il primo (Si, giuro! Il primo!) attacco omofobo della mia vita. Ore 01:02 – Benevento, mia città natale e del cuore, dove sono venuto a passare qualche giorno di pausa con la mia famiglia, tra una corsa in treno e l’altra – parcheggio, prima di ritirarmi, e mi trattengo al telefono, sotto casa, per finire la chiacchierata con una mia ancestrale amica. Una macchina bianca, candida e splendente come una mozzarella, piena di simpatici e annoiati ragazzini di provincia, accosta per permettere ai passeggeri di gridarmi ripetutamente e a squarciagola: ‘A frocio!’ (effettivamente ho una bag nera abbastanza ‘femminile’ in spalla e una meravigliosa sciarpetta rosa al collo, parlo di teatro al telefono e gesticolo molto)”. Inizia così la testimonianza di un giovane di ritorno dal nord in città per trascorrere alcuni giorni con la propria famiglia, vittima di un attacco omofobo, fatto in un primo momento di insulti, ma destinato a proseguire in forma ancora più meschina. L’episodio, come da ricostruzione del ragazzo, è avvenuto in via Nicola Sala.

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