“Le procedure d’appalto erano rigorosamente ispirate a ciò che detta il Codice e Angelo Mancini non interveniva mai su questioni tecniche di cui del resto non aveva competenza”. Sono alcune delle frasi pronunciate ieri, da un teste della difesa, nel corso dell’udienza dibattimentale al tribunale di Benevento nel processo per otto imputati sugli appalti a Palazzo Mosti.

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