Può essere la sua notte, per tornare a respirare l’aria del calcio giocato e la libertà che nemmeno la carta d’identità è riuscita a scalfire. Può scoccare il suo momento, nel match con meno storia da affidare ad un campionato già chiuso ed una maggiore propensione alla spensieratezza di una gara che, da entrambe le parti, non ha più granché da raccontare. Può prendersi i suoi riflettori, i primi di una stagione che lo ha visto protagonista solo nel dietro le quinte, aspettando la chiamata di Inzaghi annunciata nei giorni scorsi ed ora finalmente pronta a squillare.

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