Oliver Kragl non è stato l’unico ad avanzare perplessità e dubbi in merito alla gara tra Benevento e Pescara dello scorso 8 marzo. Una partita strana, non solo perché giocata a porte chiuse mentre l’intero Paese stava iniziando a fare i conti con l’emergenza sanitaria, ma anche per tutto quello che è successo prima del fischio d’inizio del match. Partendo dalla richiesta del club abruzzese di rinviare la gara, per via dei tanti tesserati colpiti dall’influenza, fino ad arrivare alla decisione degli stessi biancazzurri di scendere in campo con le mascherine. Un gesto simbolico, fatto per sensibilizzare quanti in quel momento non volevano saperne di far calare il sipario (momentaneamente?) sul calcio. A distanza di quasi due mesi, dopo l’esterno giallorosso, anche il capitano del Pescara, Vincenzo Fiorillo, ha raccontato le sensazioni di quei giorni.

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