Un morto a Bologna e, fino a ieri, 24 contagiati tra i detenuti e 145 tra gli agenti di polizia penitenziaria. Sono i numeri dei contagi nelle carceri italiane. Pochi? Affatto, se si considera l’effetto moltiplicatore che può scatenare un solo caso in un ambiente sovraffollato quali sono pressoché tutti gli istituti di pena del Paese. Solo 3 detenuti infetti sono stati trasferiti in ospedale, ma gli altri, come prevedeva la circolare del Dap del 13 marzo scorso, sono isolamento all’interno del carcere. Negli ultimi giorni il lavoro di Garanti, associazioni e magistrati per abbattere i numeri dei detenuti in cella si è intensificato, sullo sfondo di un dibattito – che la politica tenta di affrontare il meno possibile – tra chi pensa che debbano essere adottate misure per accelerare lo svuotamento, e chi invece denuncia una sorta di indulto.
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