La confessione di Kragl: “Come se il mondo si fosse fermato, sembra di stare in galera”

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Mentre il mondo del calcio si interroga sulla possibile parola fine da raggiungere dopo l’emergenza, l’Italia prova a fare i conti con le flebili speranze di ripresa, tra l’aumento del numero dei guariti e le misure restrittive che iniziano a dare i loro frutti. Tocca sacrificarsi ancora per un po’ prima di poter tornare alla normalità, a respirare la libertà delle abitudini e la leggerezza di un mondo che corre, più forte di noi, ma senza paure. Il timore di Oliver Kragl è quello di doversi confrontare ancora con una clausura obbligata tra le quattro mura domestiche, a Benevento.

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