Gyamfi si è preso la scena: il ghanese è il simbolo di un gruppo che vive per le gioie comuni

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C’è tutto un mondo intorno al pomeriggio di Benevento-Crotone. Un mondo di apparenze che si sgretolano al primo segno di tangibile realtà, di pregiudizi scardinati nonostante il tempo che passa senza affidare la parola al campo. Quanti sorrisi e quante rivincite per Bright Gyamfi in soli 90’ di solidità, equilibrio e soprattutto testa. Quella che lo ha aiutato a non perdere di vista l’obiettivo nonostante gli spazi socchiusi ed i minuti striminziti, la stessa che lo ha visto svettare oltre Simy. Fotografia quasi incredibile, eppure vera, sintomo di un match praticamente perfetto. L’ingresso in campo da titolare al centro della difesa ha incuriosito in tanti, ma oltremodo ha stupito tutti: scelta caparbia quella di Inzaghi, ripagata al massimo delle sue possibilità ed un passo oltre l’ordinario.

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