Gli inquirenti ritengono di avere ricomposto il complesso e articolato puzzle investigativo relativo all’omicidio di Valentino Improta, il 26enne di Montesarchio, ritrovato carbonizzato all’interno di un’auto in località Cepino, sul Monte Taburno, nel territorio comunale di Tocco Caudio. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Montesarchio e del Nucleo investigativo di Benevento, con il coordinamento della Procura di Benevento hanno portato all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere e di altri provvedimenti cautelari nei confronti delle persone ritenute coinvolte nel delitto. Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 50enne Paolo Spitaletta (difeso dall’avvocato Antonio Leone e dall’avvocato Enza Falco) e del 31enne Pierluigi Rotondi (difeso dagli avvocati Francesco Fusco e Elvira Pancari) entrambi residenti a Tocco Caudio e peraltro già internati in casa circondariale in quanto accusati di altri delitti. I due sono ritenuti gli autori materiali dell’omicidio del 26enne Valentino Improta, ritrovato – come detto – cadavere carbonizzato, e con i segni di due proiettili esplosi alla nuca da una calibro 12. Per loro le accuse sono di omicidio premeditato e di distruzione di cadavere.

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