Dopo l’inaugurazione dei lavori di conservazione architettonica della Torre Longobarda, avvenuta nel 2014, nell’ambito dei festeggiamenti per l’ottantesimo anniversario dell’autonomia comunale, Vittorio Sgarbi, domenica scorsa, è tornato a Telese Terme. Questa volta ospite presso la sala conferenze ‘Mario Liverini’ dello stabilimento della Mangimi Liverini Spa, che quest’anno festeggia i cinquant’anni di attività. Qui si è tenuta la cerimonia di premiazione del concorso AmaRè ‘Bottiglie per l’amaro della Reggia’ e la presentazione del suo ultimo libro ‘Il Novecento. Dal futurismo al realismo’. Sgarbi ha infatti illustrato alcune opere del primo volume edito da La nave di Teseo, casa editrice della sorella Elisabetta Sgarbi. “La storia dell’arte del Novecento è un percorso altalenante tra fenomeni che sono ormai delocalizzati rispetto all’Italia, che deflagrano altrove, ma restano consapevoli dello spirito italiano”, ha spiegato il critico d’arte: “E così alcuni artisti di quel periodo sono stati letteralmente cancellati dalla conoscenza dei più perché non d’avanguardia. Il ‘900 è il secolo delle ideologie, del movimento futurista, dell’astrattismo e di Modigliani, Guttuso, De Chirico, Morandi, Fontana, che con le loro opere irrompono nel panorama artistico internazionale. Ma è anche il secolo degli artisti “minori”, geni formidabili, ritrovati e minuziosamente illustrati da Sgarbi anche con aneddoti e racconti. “Il libro è un andirivieni tra cose note e meno note, per avere una visione più completa di un secolo molto complesso”.

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