Dei ventisette comuni sanniti che la prossima primavera andranno al voto, ben dodici ricadono nella vasta area del Taburno-Titerno. Le due realtà stanno viaggiando fianco a fianco in questo ultimo periodo, soprattutto dopo aver ‘accorciato’ le distanze grazie al progetto ‘Sannio Falanghina’ che ha reso questa fetta di territorio beneventano, per tutto il 2019, Capitale europea del vino. Saranno chiamati alle urne i cittadini di Amorosi (2.836); Casalduni (1.474); Cautano (2.091); Cusano Mutri (4.186 abitanti); Faicchio (3.698); Melizzano (1.892); Paupisi (1.560); Pietraroja (587); Puglianello (1.380); San Lorenzello (2.320); Tocco Caudio (1.543); Torrecuso (3.439). In pratica: quattro centri sul versante Vitulanese del Taburno (Cautano, Paupisi, Tocco Caudio e Torrecuso); quattro su quello Telesino (Amorosi, Faicchio, Melizzano, Puglianello); quattro nel comprensorio del Titerno (Cusano Mutri, Casalduni, San Lorenzello e Pietraroja). In queste dodici sfide elettorali amministrative solo Antimo Papa, sindaco uscente di Tocco Caudio, non potrà tentare la riconferma. Gli obblighi di legge, infatti, pongono fine alla sua esperienza a Palazzo Friuni. Papa è stato sindaco per tre mandati consecutivi. In verità sarebbero quattro se non si considera l’interruzione durante la seconda esperienza con la fascia tricolore. E’ proprio a Tocco che per ora la sola certezza resta nell’opposizione. Il suo leader, Gennaro Caporaso, sarà certamente candidato capolista. Nella maggioranza (Tocco bene comune), invece, si discute fortemente. Tre le figure che starebbero pensando alla leadership: il vicesindaco Raffaele Concia; l’assessore Giuliano Calvanese; l’ex delegato alla Comunità montana del Taburno, Pietro Milone.

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