All’alba dello scorso 23 agosto, dopo l’esplosione dell’incendio nello Stir di Casalduni, l’Arpac Dipartimento di Benevento faceva scattare l’allarme. Diverse attività sono state svolte già durante il rogo e nei giorni successivi, a tutela della salute delle popolazioni di Casalduni, Pontelandolfo, Fragneto Monforte e Campolattaro. Le attività continuano ancora oggi. Ora, è previsto il campionamento di suolo superficiale, cosiddetto ‘top soil’, al fine di determinare il livello di inquinamento dovuto da eventuali depositi di contaminanti ambientali come diossine, furani e policlorobifenili, sostanze tossiche potenzialmente cancerogene, che potrebbero aver interessato i territori dei 4 Comuni.
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