Chiusura Stir Casalduni, Di Maria nega l’ipotesi

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Prima uscita istituzionale per il neo presidente della Provincia Antonio Di Maria che ieri – insieme al presidente ato Iacovella – ha incontrato a Napoli, l’assessore all’Ambiente Bonavitacola. Fumata bianca sulla Samte. La Regione ha autorizzato l’avvio della procedura di concordato proventivo: sul piano concordatario c’è dunque l’ok della Regione. Con l’accettazione del piano da parte di Palazzo Santa Lucia, la Samte dunque respira: c’è un sensibile risparmio sui costi che l’agenzia deve sostenere per incenerire ad Acerra e il debito sarà fortemente dilazionato. La solidarietà per gli sversamenti a Pianodardine e Tufino è però a tempo: lo stir dovrà presto riaprire. Di questo in realtà è consapevole anche il presidente Di Maria che in mattinata alla stampa aveva dettato dichiarazioni chiare, seppur improntate alla prudenza: “Non ho mai detto esplicitamente che avrei chiuso lo stir di Casalduni (in realtà erano desiderata di due dei suoi grandi elettori, Iacovella e Caputo, sindaci rispettivamente di Casalduni e Fragneto Monforte, ndr) e comunque le cose vanno valutate attentamente perchè non siamo in campagna elettorale”. Insomma, ora sono in corso i saggi dei vigili del fuoco, dopodiché la parziale riapertura dello stir di Casalduni appare scontata.

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