Sannio e Sorrento, un legame nel segno dell’arte

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Il Sannio e il Fortore paiono non aver più confini allorquando, grazie all’arte ed al lavoro incredibile di menti ed animi illuminati, ogni limite spazio temporale si abbatte al fine di originare commistioni profonde, come accaduto in occasione della XXIII edizione del Premio ‘Penisola Sorrentina Arturo Esposito’ diretto da Mario Esposito con la cura e il coordinamento artistico del maestro sannita Giuseppe Leone, ove, tra i protagonisti anche lo street artist di fama internazionale, Jorit Agoch.
La giornata conclusiva della kermesse ha preso avvio in uno dei luoghi simbolo del Premio, il Museo Correale di Terranova, scrigno sorrentino di tesori artistici della Scuola di Posillipo, corrente vedutista napoletana che segnò la tappa del Grand Tour partenopeo e che, tra antichi reperti archeologici e dipinti fiamminghi ha aperto la sessione di conferenze, ove, tra i paesaggi di Duclère e i volti ritratti da Rubens, io come altri, abbiamo potuto assistere ad incontri incentrati sull’importanza di avviare una interazione profonda tra sistemi culturali interregionali, a partire dalla Basilicata che avrà Matera città della cultura nel 2019.

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