A Cagliari la prima di De Zerbi: il nuovo corso parte dal 4-3-3

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Neanche il tempo di prendere contatto con la nuova realtà, di capire in che razza di pianeta è cascato, che Roberto De Zerbi è subito costretto a misurarsi con un esordio delicatissimo. L’avventura del tecnico bresciano sulla panchina del Benevento inizia questa sera da Cagliari, contro un avversario risucchiato quasi a sorpresa nelle sabbie mobili della classifica, che ha cambiato da poco allenatore e che soprattutto vuol approfittare del ritorno a casa per metter fine alla serie di cinque sconfitte consecutive. Basterebbe questo per delineare i contorni di un inizio particolarmente complicato per il neo allenatore giallorosso che però deve pure fare i conti con una squadra in piena emorragia di vitalità e di punti e pure con il pochissimo tempo avuto a disposizione per preparare la partita. Quando salta una panchina, ci dovrebbero essere nuovi metodi da assimilare, conoscenze da approfondire, problemi da capire, ma è successo tutto così velocemente che De Zerbi stasera alla Sardegna Arena sarà costretto a mandare in campo una squadra fatta di giocatori che conosce poco o niente. Per risollevare il Benevento, dunque, deve affidarsi soprattutto al suo potere seduttivo, alle sue qualità di motivatore. Perché, per ridestare una formazione spazzata via nei risultati e nella credibilità di squadra, serve innanzitutto uno scatto, un’impennata d’orgoglio. Del resto, è con lo sguardo di chi ci crede che questa missione impossibile può pian piano diventare possibile, è con la rabbia e la voglia di chi non vuole sfracellarsi al suolo che si può interrompere il lento scivolare sul pendio che porta alla Serie B. Insomma, De Zerbi deve battere in particolare lo scetticismo e la rassegnazione, deve provare a scuotere il singolo per scuotere la squadra, per andare a caccia di un risultato positivo che possa sparigliare le carte sul tavolo della salvezza, che possa avere effetti benefici sulla classifica e sull’entusiasmo sopito della piazza. Sul piano tattico, il tecnico bresciano cambierà poco: si parte dal 4-3-3 con Venuti che potrebbe scivolare in panchina e Lazaar che potrebbe prendersi una maglia da titolare sul fronte sinistro dell’attacco. In porta ci sarà Brignoli.

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