Lucioni urla la sua innocenza: “Voglio tornare a giocare”

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Una partita che Fabio Lucioni non avrebbe mai voluto giocare. È quella iniziata ieri mattina a Roma nei pressi dello stadio Olimpico, struttura che fra qualche mese ospiterà anche il Benevento per le gare di campionato contro Roma e Lazio. Sono queste le sfide che il capitano vorrebbe affrontare, ma per riuscirci deve prima vincere la battaglia dinanzi alla Procura Nazionale Antidoping. Ieri si è disputato il primo round: il difensore giallorosso, accompagnato dal suo legale Saverio Sticchi Damiani, si è presentato alle 10.30 al Foro Italico, dove hanno sede gli uffici della Nado Italia, per esser ascoltato dal procuratore capo Alberto Cozzella. Un’audizione durata circa 30 minuti che si è svolta in un clima di assoluta serenità, collaborazione e ricerca della verità. All’uscita dagli uffici della Procura, lo stesso Lucioni è apparso sereno e convinto di poter dimostrare l’estraneità agli addebiti mossi nei suoi confronti: “Sono tranquillo, perché confido nella giustizia – queste le parole del capitano –. Spero che si sistemi tutto al più presto e sono convinto che tutto andrà per il meglio perché, in tutta questa storia, io non ho responsabilità dirette. Ed è per questo che mi auguro di tornare presto in campo, per dare una mano alla squadra che in questo momento ne ha tanto bisogno”. Dura restare fuori in una fase del genere, ma Lucioni può almeno contare sul sostegno dei suoi compagni: “I ragazzi sono stati fantasistici, perché hanno capito che mi trovo in questa situazione per colpe non mie. Mi stanno aiutando molto a livello morale e io, da buon capitano cerco di caricarli per gli impegni domenicali”.

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