Il Consorzio campale stabile porterà avanti il cantiere rifiuti. Per il momento senza un contratto.
Il 14 novembre scorso abbiamo parlato di una delicata decisione assunta dal Comune di Apice, che nell’ambito della gara per l’appalto del servizio rifiuti ha escluso la ditta risultata prima in graduatoria, la Czeta, attuale gestore del porta a porta.
In estrema sintesi: la giunta Pepe ha adottato la scelta alla luce dell’interdittiva antimafia spiccata nei confronti della società dalla Prefettura di Vicenza, in forza delle indagini della Dda di Napoli su un presunti sistema di appalti pilotati che ha coinvolto anche la nostra provincia, e in particolare il Comune di San Giorgio del Sannio. L’interdittiva finisce sul banco del Tar Veneto. In attesa della pronuncia dei giudici amministrativi la Czeta sceglie la procedura di self cleaning, eppure non risultata iscritta nella sezione White list, motivo per il quale il settore tecnico del Comune di Apice la depenna dalla graduatoria. In questo modo si aprono le porte alla seconda in classifica, il Consorzio campale stabile con sede ad Apollosa.
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