Tra i 78 Comuni del territorio sannita, Buonalbergo spicca per la denominazione che non si riesce a comprendere. L‘attento Alfonso Meomartini (I Comuni della Provincia, 1907) se la cavava con un “simpatico nome” senza ulteriore spiegazione; studiosi locali (cito Antonio Scocca e Mario Feliciano, Storia di Buonalbergo, 1995) superano la questione preferendo soffermarsi sulle origini dell’abitato collegato alla scomparsa Cluvia di cui probabilmente costituiva un pago, cioè un villaggio nella sfera del centro maggiore alla stregua di altre località limitrofe, quali Mondingo, Pescolatro, Faiella. Con la dizione di Buonalbergo, il paese comincia a trovarsi in vari documenti attorno all’anno Mille.
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