“Il senatore Domenico Matera ha offeso la storia e le persone di destra, che avrebbe dovuto rappresentare”.
Così, Federico Paolucci responsabile del Movimento Indipendenza che vede l’ex ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno nel ruolo di segretario nazionale. Paolucci, peraltro ex referente di FdI nel Sannio, contesta alcune affermazioni del senatore, tipo “In questo partito non c’è spazio per chi coltiva rancori personali o sguardi a un passato che le urne hanno chiaramente archiviato.” “Sul punto, al di là del riferimento a chi porta rancori personali, non è dato sapere a chi si riferisse (se il riferimento fosse diretto a me o “anche” a me, è assolutamente fuori strada, per due motivi: non sono mai intervenuto su questioni personali ma sempre su valutazioni politiche e non porto rancore, semmai delusione e disistima; sono distinto e distante da Fratelli d’Italia dal giorno prima delle elezioni politiche del 2022 e sono convintamente e con soddisfazione segretario provinciale di un altro partito (Indipendenza). Ma forse non si riferiva a me…”.
Ma l’affermazione più grave, per Paolucci, è la seconda parte, quella degli “sguardi ad un passato che le urne hanno definitivamente archiviato”.
Qui il riferimento è più chiaro: non c’è spazio per la “vecchia destra”. Solo chi proviene da un passato diverso ha cittadinanza di Fratelli d’Italia.
Un’affermazione improvvida che mortifica il lavoro di tanti esponenti e militanti che invece, bontà loro, sono rimasti in Fratelli d’Italia pur avendo un passato di destra, senza accorgersi, come ho scritto nel mio primo post di commento al voto, che Matera stava costruendo “una destra senza la destra”.
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