Nessuna incapacità di intendere e di volere, nessuna infermità mentale ma solo un “momento psicotico” nel contesto di una persona afflitta da problemi di alcolismo. Queste sono le conclusioni alle quali è approdato il dottore Alfonso Tramontano, consulente del Pubblico Ministero, dottoressa Maria Capitanio, con riferimento a Benito Miarelli, omicida del fratello Annibale, settantenne. I due, vittima e carnefice, convivevano alla via Piano di Pannarano – dove l’anziano era rientrato dopo aver vissuto per anni a Roma – e proprio lì si era consumato l’efferato omicidio. Dopo l’ennesima lite, si era nel Luglio del 2024, una delle tante, il più piccolo dei due fratelli aveva atteso, come da ricostruzione posta in essere dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, che l’altro andasse a dormire. Quindi l’aveva raggiunto, soffocato e poi preso a colpire ripetutamente con una grossa arma da taglio fino a decapitarlo.
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