Un’ipotesi inquietante, quella di corruzione in atti giudiziari, certo tutta da dimostrare: è quanto sta coinvolgendo il magistrato inquirente in quiescenza Mario Venditti, 72enne ex procuratore aggiunto presso l’ufficio giudiziario inquirente di Pavia, relativamente ai nuovi sviluppi sulla lunga e complessa vicenda giudiziaria scaturita dall’uccisione di Chiara Poggi, la giovane rinvenuta senza vita in una pozza di sangue nella residenza familiare il 13 agosto del 2007 e la condanna passata in giudicato, ma adesso seppure indirettamente sostanzialmente rimessa in discussione, del fidanzato della vittima, Alberto Stasi (con gran parte della pena ormai scontata), tornando ad approfondire la posizione del 37enne Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
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