A distanza di otto anni dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 del 17 ottobre 2017, che stabiliva in modo dettagliato le opere di compensazione e di riqualificazione ambientale da realizzare in seguito ai lavori dell’Alta Velocità Napoli–Bari, nulla di concreto è stato progettato. Nonostante le prescrizioni approvate nel 2017, che prevedevano interventi fondamentali per proteggere il territorio, mitigare l’impatto ambientale e valorizzare la Valle del Vino, oggi non esiste agli atti dell’Ente alcun progetto. Si tratta della sistemazione dei torrenti Cocuzza e Peracchio, di tutti i fossi iemali della zona interessata, della revisione idraulica e viaria delle strade interpoderali Lisca, Ciuccio Morto, Santa Maria la Grotta, Starze, Monaci, Vassallo, via San Bartolomeo, Acquefredde, Brizio, del raccordo delle stesse con la linea ferroviaria da dismettere e trasformare in pista ciclabile, fino alla realizzazione di un parco fluviale di 200 ettari: opere decisive per il territorio, per la sicurezza idraulica, per il futuro dell’agricoltura e per lo sviluppo turistico. Eppure il tempo a disposizione non è mancato.
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