“Si è partiti con il piede giusto”: quando un riconoscimento proviene da un esponente dell’opposizione come Luigi Perifano, significa che l’avvio del progetto “Benevento Capitale della Cultura 2028” può ritenersi a dir poco incoraggiante.
L’obiettivo, certo, è ambizioso ma sussistono tutti i presupposti per poter competere con successo con le altre 24 città italiane che hanno ufficialmente manifestato il proprio interesse a candidarsi al titolo di “Capitale italiana della Cultura” per l’anno 2028, rispondendo all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura. Un primo passo che conferma la vitalità dei territori e la volontà diffusa di investire nella cultura come motore di sviluppo, coesione sociale e rigenerazione urbana. Una sfida ambiziosa che vede coinvolti, oltre ai Comuni di Benevento e Pietrelcina, affiancati dalla Fondazione di Comunità di Benevento e dalla Fondazione MeNO, due realtà impegnate nella promozione di una cultura viva, inclusiva e generativa. Il percorso verso la candidatura ha preso ufficialmente il via con il primo tavolo di progettazione partecipata tenutosi una settimana fa. Ieri, un’altra tappa, in commissione Cultura presieduta da Mara Franzese.

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