Tanta gente in corteo e poi sotto il palco di fronte la chiesa di Santa Sofia per partecipare alla celebrazione dell’ottantesimo anniversario dalla Liberazione dal nazifascimo. Il serpentone si è snodato dallo slargo nei pressi della Cattedrale fino alla buffer zone Unesco, con tanti slogan, sigle e presenze, di segno diverso: dall’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani, motrice dell’evento, alla Cgil e le altre sigle sindacali, associazioni e naturalmente singoli cittadini partecipanti ad un evento caratterizzato alla vigilia dalla polemica sulla raccomandazione governativa alla sobrietà cui in città si è risposto in modo sereno con sfottò e vivacità composta, come la diffusione sonora dei canti resistenziali, da Bella Ciao a Fischia il Vento, non solo rievocati dai musicisti a precedere il corteo, ma da furgoncino con riproduzione registrata guidata dal segretario Cgil di Benevento Luciano Valle.

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