Un murales per fermare il ricordo di un ragazzo andato via troppo presto. Un omaggio artistico quello che gli amici hanno voluto tributare a Liberato Ruggiero, spirato a Roma nel mese di Aprile di due anni fa. Ad appena 18 anni. A stroncarlo era stato un male che, sviluppatosi a livello osseo ad una gamba, si era inesorabilmente propagato in tutto l’organismo rendendo vane le cure dei sanitari. Sono passati 24 mesi da quando il giovane ha lasciato la sua esistenza terrena, la compagnia dei suoi amici, l’amore della mamma, originaria di Moiano, del papà e della sorella Pasqualina. Soprattutto l’ordinarietà di una vita che, nel fiore della gioventù, non può enon deve conoscere la sofferenza delle corsie di un ospedale. Ricco di interessi e passioni, il ragazzo frequentava l’Industriale a Benevento ed era una piccola promessa del calcio. Dopo essere cresciuto nell’Oasi Sanfeliciana, Liberato aveva infatti avuto anche un bel trascorso nelle giovanili della Cavese, il cui settore giovanile è tradizionalmente stato sempre fucina di talenti. Poi la linea che si spezza e la necessità di doversi aggrappare al ricordo. Quello che sempre sopravviverà nei cuori di chi ha amato e al quale gli amici hanno attinto trasferendolo graficamente sulla facciata di un palazzo. Ed è così che ha preso forma sulla parete esterna di un edificio di Airola l’immagine di Liberato che insegue un pallone. La spensieratezza e il sogno di un giovane con i calzoncini corti e la maglia della squadra. Perché guardando quella rappresentazione non solo ci si ricorderà della innocente vita di un diciottenne troppo presto estirpata ma soprattutto si manderà un messaggio, a chi è ragazzo e a chi è meno ragazzo, nella direzione di vivere il proprio percorso in modo pieno. Assaporando il piacere di ogni singolo momento. Comprendendo una benedetta volta come, al di là dei problemi e degli intoppi che sempre ci sono e sempre ci saranno, la vita vada goduta ed affrontata nella ricchezza di ogni sua componente.