Un’anomalia diventata normalità. Tra le parole di Gaetano Auteri nel postpartita del “Partenio” c’è spazio soprattutto per una frase: “Commettiamo sempre i soliti errori”. Un copione che si ripete di partita in partita e che mette in luce le difficoltà ricorrenti del Benevento, in scena anche contro la capolista. Non conta la tenuta del centrocampo, il peso offensivo dell’attacco o la tenacia della sua difesa, perché quando la Strega incassa i gol lo fa sempre allo stesso modo. Basta riavvolgere il nastro delle ultime gare per cerchiare in rosso le criticità trasformate in oro dall’avversario, in casa così come in trasferta. È evidente che uno dei mali giallorossi nasca nei cambi di gioco e nelle letture che coinvolgono soprattutto gli esterni, messi a dura prova quando si tratta di accorciare le distanze con gli incursori in arrivo dalla fascia opposta. I due gol dell’Avellino non a caso nascono proprio così, con Simonetti finito sul banco degli imputati.

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