“La Chiesa riesce ad unire più della politica. Il bene sequestrato alla camorra che insiste sul nostro territorio è a disposizione di chiunque intenda sensibilizzare i giovani per lottare le mafie. Da anni, come Comune, partecipiamo a bandi per ottenere finanziamenti volti alla ristrutturazione del bene sequestrato per poi concederlo ad associazioni, ma alla fine veniamo esclusi dalle graduatorie utili perché il nostro territorio fa registrare un basso indice di criminalità”.
Lo ha detto il sindaco Alessandro Di Santo aprendo i lavori con don Luigi Ciotti, presidente di “Libera”, che oggi ha incontrato a Castelvenere circa 800 studenti dell’Istituto Turistico-Alberghiero, retto dal dirigente Nazzareno Miele

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