E’ Michelantonio Panarese, sindaco di Buonalbergo e funzionario della Provincia, secondo le ipotesi della Procura, corroborata nell’ordinanza del gip Loredana Camerlengo, l’epicentro del sistema di corruzione messo in piedi per truccare una serie di appalti e pilotarli verso ditte disposte a pagare mazzette. Per lui le gravi ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti. Per lui e altri cinque indagati il pm Sansobrino avevo chiesto la custodia in carcere che poi il gip ha mitigato decidendo per i domiciliari.
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