Caso ferie, Benevento condannato a reintegrare e risarcire Acampora, Viviani e Pinato

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Un nuovo round della controversia tra il Benevento Calcio e alcuni calciatori. Un contenzioso nato dopo la scelta della società di concedere – al termine della scorsa stagione – il periodo di ferie ai tesserati, suddividendo l’organico in due gruppi, ciascuno dei quali è stato poi chiamato a riprendere gli allenamenti al termine dei rispettivi periodi di riposo, nonostante non vi fossero esigenze agonistiche. Una decisione che lo scorso agosto venne definita legittima dal Collegio arbitrale presso la Lega Pro, a cui il club giallorosso si rivolse per chiedere la risoluzione contrattuale per inadempienze da parte dei tesserati. Domanda respinta e così, chi nel frattempo non ha trovato sistemazione altrove, è rimasto nel Sannio. E’ il caso di Acampora, Pinato e Viviani (oltre che di Agazzi) che dall’inizio della stagione si allenano in disparte. Non hanno preso parte al ritiro estivo e inizialmente lavoravano su un campo diverso rispetto agli altri compagni di squadra.
Da mesi però partecipano regolarmente alle sedute di allenamento, pur limitandosi a svolgere lavoro individuale ed esercitazioni sia di carattere atletico che tecnico, come accaduto anche nella seduta a porte aperte di ieri. Da qualche giorno, il Benevento ha assegnato loro i numeri di maglia e li ha inseriti nell’organico sul sito ufficiale.
Probabilmente perché lo scorso 2 dicembre, il Collegio arbitrale – a cui stavolta si sono rivolti i tre tesserati – ha stabilito che «devono essere reintegrati in via immediata agli allenamenti con la prima squadra».

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