Cento passi separavano la casa di Peppino Impastato da quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Chissà se ieri mattina gli studenti dell’istituto alberghiero di Faicchio-Castelvenere, mentre dalla scuola si dirigevano in corteo verso il podere di via Tabaccaro, hanno contato i propri passi. Certo è che dagli alberi di ulivo di quel podere, confiscato alla camorra anni fa e restituito al paese, quei ragazzi hanno ricavato una grande lezione di educazione civica: insieme ai loro professori, hanno raccolto le olive e dato vita all’ “olio del bene”, il primo prodotto sannita nato da un terreno confiscato alle mafie.

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