“Le scriventi maestranze della Samte Srl. Pur prendendo atto con favore dello sblocco dei fondi regionali per 50 milioni di euro destinati alla ricostruzione dell’impianto Stir di Casalduni, non possono esimersi dal denunciare la drammatica e ormai insostenibile condizione occupazionale e reddituale in cui versano. Se da un lato il finanziamento rappresenta una prospettiva futura per il ripristino del ciclo provinciale dei rifiuti, dall’altro non offre alcuna risposta all’emergenza immediata che i lavoratori e le loro 30 famiglie stanno affrontando. Si ribadisce con forza che attendere i tempi tecnici della ricostruzione, stimati in non meno di 18 mesi, non è un’opzione percorribile”.
E’ il grido di allarme lanciato dai lavoratori già impiegati presso lo Stir Casalduni, impianto non operativo dal rovinoso rogo dell’agosto 2018.
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