La fabbrica del liquore Strega torna a farsi teatro di letteratura. È qui che riprende vita ‘Stregonerie – Premio Strega tutto l’anno”, la rassegna che da sette edizioni porta la grande narrativa italiana dentro le mura di un luogo simbolo, intrecciando il mito del celebre liquore con quello del premio letterario più ambito d’Italia.
Ideata da Isabella Pedicini e Melania Petriello con Aurora Lobina, la manifestazione si conferma come uno spazio di dialogo e di comunità. Non una semplice serie di incontri, ma un laboratorio di storie e visioni, dove le parole diventano incantesimo e memoria, e dove la letteratura si libera dei canoni più rigidi per ritrovare la sua natura collettiva, viva, in movimento.
Ad aprire la nuova stagione, venerdì scorso, è stata Concita De Gregorio con il suo ultimo romanzo Di madre in figlia. Una storia che attraversa tre generazioni di donne, tre voci diverse ma legate da un filo sottile e resistente: Marilù, Angela e Adelaide. Tre modi di intendere l’amore e la cura, tre epoche storiche che si specchiano l’una nell’altra.
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