**Difesa: Schlein, ‘con spesa militare al 5% a rischio pensioni e sanità’**

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Roma, 10 set. (Adnkronos) – “Noi continuiamo a pensare che il ricatto di Trump per l’aumento della spesa militare al 5% andasse respinto come ha fatto Pedro Sanchez, che ha confermato l’adesione alla Nato, di raggiungere tutti gli obiettivi di capacità che la Nato ha stabilito. ma di farlo senza la necessità di aumentare al 5% la spesa militare”. Lo dice Elly Schlein a Tagadà su La7.
“Per l’Italia rischierebbe di essere la fine dello Stato sociale italiano, della sanità pubblica, delle pensioni. Ricordiamo a chi ci segue cosa vuol dire. Vorrebbe dire spendere 445 miliardi in più di spesa militare, di sicurezza e di difesa nei prossimi 10 anni. Ora davanti a questo ricatto il governo italiano avrebbe dovuto fare esattamente come la Spagna. Non vuol dire che non ci sia bisogno per l’Europa di difendersi e di sicurezza, ma come diciamo sempre, noi siamo perché si sviluppi una vera difesa comune europea, che non è il riarmo dei singoli 27 eserciti dei 27 Stati europei privi di coordinamento tra di loro. Quella è una cosa diversa e non aumenta nemmeno la deterrenza nei confronti delle minacce di Putin”, sottolinea la segretaria del Pd.
“Bisogna sicuramente mettere insieme le forze, aumentare l’interoperabilità delle forze armate. Abbiamo troppi diversi tipi di armamenti anche soltanto in Europa. Ecco, ottimizzare quella spesa, spendere meglio insieme, questa è la chiave, perché si potrebbe ben fare. Così, spesi così, ognuno per sé, è anche un modo totalmente inefficiente di aumentare questa spesa militare”, conclude la leader dem.