Roma, 5 ago (Adnkronos) – “Sono convinto che Meloni ha deciso come strategia di non recepire il Freedom media act, ci sono in gioco le elezioni e il controllo del sistema informativo deve essere totale”. Lo ha detto Angelo Bonelli nel corso di una conferenza stampa in Senato cui ha preso parte tra gli altri il senatore di Avs Peppe De Cristoforo.
“Quanti giornalisti o personalità sono spiati? E’ possibile che il governo non è in grado di dire chi ha spiato Cancellato, Ciro Pellegrino e tanti altri, come è possibile? -ha proseguito Bonelli- L’8 agosto scade la data entro quale doveva essere recepito di Media freedom act, il governo non va nella direzione del recepimento. Ci sarà un testo delle opposizioni ma il tentativo di lavorare a maggioranza per il controllo del servizio pubblico è chiaro. In democrazia gli organismi indipendenti servono a difendere la democrazia o entriamo in una svolta autoritaria da cui dobbiamo difenderci con tutte le nostre forze”.
“Siamo a un punto di non ritorno, la libertà di stampa, di espressione, di dissenso sono oggetto dell’attacco del governo. Non è sbagliato dire che siamo dentro una torsione nel Paese, i valori fondamentali della democrazia sono a un punto di ritorno”, ha spiegato De Cristoforo. (segue)
“Quante volte è successo che giornalisti siano stati spiati in maniera illegale? Quante le persone spiate? Ranucci, Cancellato, Ciro Pellegrino? Ma anche altri come don Mattia Ferrari, Luca Casarini, non lo sappiamo. Il governo non hai mai risposto. Noi conosciamo la punta dell’iceberg”, ha detto Vincenzo Vita.
Tra gli altri è intervento il conduttore di Report Sigfrido Ranucci: “Presto esploderà un altro bubbone, quello di operazioni di spionaggio fatte dai servizi segreti sui giornalisti senza lasciare traccia, senza un documento. Anche se il Copasir volesse andare a rintracciarle potrebbe farlo solo se qualcuno decidesse di testimoniare”, ha detto.